lunes, 20 de enero de 2014

MEXICO X LA PAZ

Appello per la popolazione della Tierra Caliente “castigata dal flagello della violenza assurda e fratricida”

Michoacán – “Coloro che hanno seguito l’escalation di violenza nel Michoacán, sanno perfettamente che la sanguinosa guerra tra criminali, con corpi dilaniati e orrore, è stata la conclusione del classico ‘qui non succede niente’ oppure ‘è solo un problema tra bande e assassini’ senza danneggiare la popolazione. Poi le cose sono degenerate, gli attacchi si sono diffusi in altri stati ed i criminali hanno occupato il vuoto di potere lasciato dalle autorità dei tre livelli di governo. Adesso gestiscono le attività economiche, si sono impossessati dei luoghi di lavoro e, peggio ancora, sono riusciti ad amministrare fonti di ricchezza illecita provenienti non solo dalla droga. La corruzione e la mancanza dell’autorità statale hanno spinto i cittadini non disposti a collaborare con questo flagello, malgrado siano immersi nella paura, a prendere le armi per proteggere se stessi e perfino espandere ad altri comuni”.
Con queste parole, l’arcidiocesi di Mexico, della capitale del paese, spiega alla comunità nazionale quanto sta accadendo nello stato di Michoacán. La nota inviata all’Agenzia Fides riporta anche la dichiarazione del Vescovo della diocesi di Apatzingán, nel Michoacán, con la quale Sua Ecc. Mons. Miguel Patiño Velázquez, chiede “ai politici, al governo e al segretario degli Interni, di dare al popolo della regione chiari segnali che effettivamente intendono fermare questa ‘macchina assassina’. La gente si aspetta un’azione più efficace dallo Stato”. Lo stesso Mons. Patiño Velázquez spiega, nel comunicato: “I recenti avvenimenti, in questo nuovo anno 2014, hanno indignato il nostro popolo, in quanto confermano che né i politici né il governo mostrano segni di voler risolvere il problema di Tierra Caliente. Invece di cercare i criminali che danneggiano la comunità, l’esercito messicano, per ordini dall’alto, è andato a disarmare i gruppi di autodifesa nella zona di Nuova Italia e Antunez, attaccando persone indifese, provocando tre morti. La situazione è sfuggita al loro controllo, così trovandosi circondati dalla popolazione, hanno aperto il fuoco, prima in aria e poi verso la gente”. Il Vescovo invita a pregare “per il popolo di Dio pellegrino nella Tierra Caliente, così tanto castigato dal flagello della violenza assurda e fratricida”.
Fonte: http://www.news.va/it/news/americamessico-appello-per-la-popolazione-della-ti

Il presidente Letta visita il Messico. Quale?

di Tonio Dell’Olio
Il presidente del Consiglio oggi è in visita in Messico, ma la notizia è derubricata nelle pagine dell’economia. Si potrà anche trovare qualche accenno quando la cronaca politica riprende dichiarazioni del presidente Letta sui temi di attualità della palude politica di casa nostra dicendo che le fa mentre è in visita ufficiale in Messico. Un’occasione perduta per dire qualcosa di importante sulla situazione terribile che quel Paese attraversa ormai da qualche anno in tema di legalità, di sicurezza e diritti umani. D’altra parte ad accompagnare Letta nel suo viaggio sappiamo che ci sono Scaroni (Eni), Conti (Enel) e Pansa (Finmeccanica). Scopo esclusivo della visita “ufficiale” è di stringere nuovi rapporti commerciali soprattutto in campo energetico e di difesa. Le cronache ci riportano che ci sarà una dichiarazione congiunta del presidente messicano e di quello italiano su “economia, politica estera, cultura, difesa ed energia”. Ma se il Messico è considerato attualmente la capitale e il punto di partenza della cocaina che invade Stati Uniti ed Europa; se in Messico negli ultimi sei anni ci sono stati 136.100 omicidi dolosi, di cui 116.100 legati alla criminalità organizzata (non è possibile evincere il dato delle vittime innocenti) e 20.000 legati a delinquenza comune; se quello è il Paese con il più alto numero di giornalisti uccisi, di femminicidi, di desaparecidos… non sarebbe utile, opportuno, giusto, politicamente corretto dire almeno una parola di preoccupazione per loro… e per noi? Caro presidente Letta, siccome la visita termina domani è ancora in tempo. Che non si dica un giorno da parte del familiare di un innocente che ha perso la vita nell’assurda guerra dei narcos che l’Italia era interessata esclusivamente a comprare petrolio e a vendere armi in cambio dell’omertà assoluta.
Fonte: http://www.mosaicodipace.it/mosaico/a/39582.html
Per maggiori informazioni leggi l’articolo su La Repubblica:
http://www.repubblica.it/economia/2014/01/12/news/letta_a_citt_del_messico-75771822/

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